Con il mese di Febbraio è cresciuta l’offerta di spazi lavoro condivisi nel Veneto, dopo Vicenza e Villafranca di Verona offriamo spazi nell’area Venezia Marghera. L’ingresso di un nuovo inserzionista, che abbiamo visitato in Settembre è l’occasione per conoscerlo meglio. L’intervista è stata realizzata con Stefano Gili responsabile del Business Center.
Ciao Stefano, il business center è attivo da qualche mese, come mai l’idea di aprire questa nuova attività?.
Il business center è una realtà non molto diffusa nel Veneto, perciò quando si è trattato di decidere la destinazione d’uso degli spazi del terzo piano della Cittadella abbiamo subito pensato a qualcosa che potesse agevolare le imprese del settore edile e non solo. Inoltre la struttura, essendo dotata di un ampio auditorium e di tecnologie all’avanguardia, si presta particolarmente alla fornitura di servizi in outsorcing alle aziende, e questo è il cuore del nostro servizio, agevolare le imprese in maniera tale che esse possano concentrarsi sul proprio business senza preoccuparsi dei servizi accessori.
La struttura si trova nel polo industriale, porto di Marghera, ce la puoi descrivere?.
La Cittadella ha un aspetto moderno dovuto sia ai materiali usati che alla combinazione di volumi diversi che ne movimentano la struttura. Distribuita su cinque piani ha due ingressi principali, quattro ascensori, due diverse rampe di scale, terrazza panoramica.
Il centro è una struttura moderna e con caratteristiche innovative anche di risparmio energetico. Ce la puoi descrivere?
Attualmente produciamo parte dell’energia da fotovoltaico e intendiamo affiliarci con un partner energetico che ci fornirà certificazioni che attestino che utilizziamo energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%. Inoltre intendiamo portare l’attività alla certificazione d’impatto zero compensando la CO2 prodotta tramite l’acquisto di licenze e certificazioni da network come Lifegate che garantiscono attraverso il progetto impatto zero, la compensazione della CO2 immessa nell’atmosfera, con la creazione e la tutela di foreste.
Perché il nome Banchina dell’Azoto 15?.
Perché volevamo che il nome risultasse particolare e identificasse immediatamente l’ubicazione del Centro. Tutto il polo industriale di Marghera presenta delle vie con nomi molto particolari, basti pensare a via dell’elettricità, via dell’idrogeno, questa particolarità ci permette di distinguerci da tutte le altre realtà.
L’arredamento era già presente? Avete dovuto rivoluzionare gli spazi?
L’arredamento è stato da noi acquistato. Gli spazi erano già adibiti a uso ufficio e quindi pronti per lo sviluppo dell’attività del business center. Abbiamo dovuto però pensare all’accessibilità fuori dall’orario di apertura del centro, per poter offrire un servizio ancor più personalizzato e completo ai nostri clienti, abbiamo separato gli accessi e le zone di allarme, permettendo ai nostri clienti l’accesso in totale autonomia tramite badge in qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi giorno dell’anno. Crediamo sia un notevole vantaggio per i nostri clienti, sapere di avere accesso in ogni momento al proprio ufficio.
Nella tua sede sono disponibili soluzioni di ufficio condivise come il coworking?
Al momento abbiamo degli spazi che possono essere utilizzati in tal senso ma stiamo valutando la possibilità di destinarli a uffici arredati.
Avete una sala conferenze delle grandi occasioni, come pensate di sfruttarla?
La Cittadella ospita gli Enti Bilaterali Edili, quindi lo scopo precipuo è ospitare conferenze e seminari sulle nuove tecnologie in edilizia, sui cambiamenti legislativi, sull’evoluzione delle modalità di finanziamento pubblico e privato per progetti di varia portata. Considerata però la vicinanza di una città come Venezia che ospita iniziative riguardanti la Cultura a 360 gradi e la volontà di molti organizzatori di dislocare parte di esse anche nella Terraferma, abbiamo pensato di aprire l’auditorium anche a conferenze e seminari di natura non strettamente edile.
Oltre agli spazi in uso ora ne avete altri a diposizione. Avete già qualche altra idea?
Disponendo di uno show room al piano terra e di uno spazio espositivo con terrazza panoramica al 4. piano, abbiamo pensato di contattare organizzazioni che si occupano di eventi fieristici nel territorio per offrire loro un’alternativa ai consueti siti espositivi. Potendo inoltre abbinare all’esposizione uffici, sale riunioni e un auditorium, siamo in grado di esaudire ogni esigenza collaterale.
Quale tipo di clientela ti aspetti?
Una clientela formata da liberi professionisti, agenti di commercio e start up, offrendo la nostra struttura servizi di domiciliazione postale, reception, segreteria, agenda appuntamenti. Non dimentichiamo gli organizzatori di manifestazioni e convegni, e comunque chiunque necessiti di spazio per ospitare i propri clienti e sviluppare la propria attività.
A Padova il mercato del noleggio a tempo è maturo, il servizio conosciuto anche per Business Center storici e per spazi Coworking innovativi. A Marghera?
La realtà di Venezia vede alcuni business center già esistenti. La nostra particolarità, come accennavo è che noi puntiamo a personalizzare al 100% l’attività offrendo al cliente varie possibilità, dal personalizzare lo spazio in affitto al poter accedere all’ufficio in qualsiasi momento, fino all’avere un proprio numero di telefono con risponditore automatico personalizzato
Siete già stati contattati da clienti di Venezia, che per problemi logistici preferiscono la terraferma. Potrà essere una buona soluzione la vostra offerta di spazi?
Stiamo studiando sistemi di collegamento in convenzione per agevolare il trasferimento delle attività (o di parte di esse) dalla laguna alla terraferma. Abbiamo ricevuto richieste da persone che per comodità preferivano incontrare i propri clienti in terraferma ed abbiamo ricevuto conferma della validità del servizio offerto.
Quali sono le voci di costo che ritieni incidano maggiormente nell’affitto e che “utilizzi” nelle tue trattative commerciali?
Nelle nostre trattative commerciali facciamo presente al cliente che le nostre sono tariffe all inclusive e che di conseguenza nell’ottica di una pianificazione annuale dei costi che dovrà sostenere per utenze, affitti, pulizie e quant’altro, noi possiamo offrirgli già un costo certo da inserire in un eventuale business plan o bilancio.
Cosa pensi possa accadere nei prossimi mesi? Avvento di nuove forme di condivisione, rafforzamento del coworking, nuovi business center?
Considerando che la nascita del modello del coworking può essere collocata in America successivamente alla crisi del 29, per l’esigenza di ottimizzazione dei costi da parte di avvocati e liberi professionisti, crediamo che, vista la crisi che ancora insiste sul nostro paese ormai dal 2008, questo modello si svilupperà sempre di più e di conseguenza vi saranno sempre più realtà che offriranno i servizi di coworking e uffici arredati.
Per chi ha in mente di avviare un centro uffici e magari ha un immobile sfitto, tre consigli?
– Valutare il quartiere per comprendere il bacino di utenza potenziale
– Associarsi ad un network per usufruire del know how di tutti quelli che hanno aperto la stessa attività prima di voi, avranno fatto gli stessi vostri sbagli, ma hanno già le soluzioni
– Focus sul problem solving, il cliente deve entrare, pagare e lavorare, noi dobbiamo fare in modo che non debba pensare ad altro che al proprio business.