Ma un ufficio dove svolgere il proprio lavoro si può soltanto affittare? Si può soltanto acquistare?
La risposta è assolutamente no. Un ufficio si può noleggiare, si può condividere con altri professionisti che svolgono lo stesso lavoro ma non necessariamente. Se il noleggio è la formula tipica dei business center, la condivisione degli spazi di lavoro si è affermata con l’avvento del coworking. Negli ultimi due anni abbiamo però assistito all’aumento dell’offerta di spazi in condivisione presso studi professionali: avvocati, dottori commercialisti, architetti, ingegneri.
Il motivo è principalmente da ricondurre alla contrazione di lavoro che ha spinto i professionisti a rivedere i costi fissi e in molti casi la soluzione è stata quella di ridurre il numero di collaboratori e dipendenti, determinando stanze libere e quindi in esubero rispetto alle esigenze del lavoro quotidiano. Non potendo ridurre la superficie degli studi cosa hanno fatto i professionisi? Le stanze in esubero ci sono, sono vuote, non generano fatturato, generano soltanto dei costi.
Hanno iniziato a condividere questi spazi lavoro proponendoli a colleghi magari giovani, attraverso il passaparola sopratutto o piccoli annunci. In questo modo si sono garanti delle entrate extra che hanno contribuito a contrarre i costi fissi degli studi. Qualcuno comprendendo il business, ha creato ad hoc spazi condivisi per altri colleghi, inizialmente soltanto con degli arredi, poi aggiungendo linee telefoniche, connessione internet e magari anche una segretaria condivisa.
Il video che Ufficiotemporaneo.it ha realizzato spiega proprio questo. Spiega come ufficiotemporaneo.it può dare visibilità a professionisti che hanno spazi inutilizzati e voglio metterli a reddito condividendoli con altri professionisti che hanno un budget di spesa contenuto.